Lamarinda&Friends,  Recensione

“Una vita come tante” di Hanya Yanagihara

Recensione di @giuliachi

Una vita come tante” è un libro difficile da leggere, ti prende a pugni nello stomaco mettendoti davanti ad una coinvolgente realtà che a volte ti fa dubitare su ciò che i tuoi occhi hanno letto e la tua mente ha visualizzato.

Perché quando leggi pensi sempre che l’autore ti protegga, che ti lasci arrivare fino ad una certa consapevolezza e che ti lasci solo intendere quello che è successo in verità. Hanya Yanagihara, invece, ti prende a schiaffi, letteralmente.

Quella che può sembrare una storia ordinaria di quattro amici diventa, ad un centinaio di pagine dall’inizio, il racconto della vita di uno di loro, Jude, un’anima straziata che semplicemente prova a sopravvivere.

Un ragazzo con un background a tutti sconosciuto, tormentato dai demoni che lo hanno fatto crescere e che lo hanno lasciato per sempre ferito, circondato ora da persone che gli riservano il bello della vita nella speranza di migliorargliela.

La speranza infatti è una delle emozioni che ti porta avanti nella lettura, perché devi credere che tutto si aggiusti per il meglio. La stessa sensazione che riponi su Willem, Harold e Julia, Andy. Il tifo che fai per loro che tentano di unire i cocci con l’oro dell’amore che provano.

La paura, invece, è quella che ti fa prendere delle pause, chiudere il macigno che hai tra le mani, che ti induce a fare un profondo respiro, maturare quello che sai che succederà e prendere atto tra le lacrime che avevi intuito proprio quello che stai leggendo.

Un romanzo violento, magnetico ed emotivo. Ti rendi conto, con non poca tristezza, che l’uragano che è l’amore non riesce a smuovere l’albero ben radicato del dolore.


Se vuoi iniziare a sfogliarlo, ecco l’Anteprima


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