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“La ragazza che cadde in fondo al mare” di Axie Oh
“Il Dio del Mare non è arrabbiato, Mina. È smarrito. Aspetta nel suo palazzo, ben oltre questo mondo, qualcuno così coraggioso da andare a cercarlo” Mina è “La ragazza che cadde in fondo al mare”, di Axie Oh.
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“Tre ciotole” di Michela Murgia
È sempre difficile criticare un libro di successo, ancora di più se di un autore famoso e infinitamente di più se l’autore, l’autrice, è scomparsa da poco ed è celebrata ovunque con parole cariche di ammirazione e stima. Ma andiamo per gradi. Ho appena terminato di leggere “Tre ciotole” di Michela Murgia. Ammetto che non lo avrei fatto se non fosse stato tra i libri di cui parleremo al prossimo incontro del gruppo di lettura: non amo i racconti e cerco di evitare i libri troppo pubblicizzati perché – problema mio – parto prevenuta e non riesco a dare un giudizio obiettivo. Tant’è, comunque, che “Tre ciotole” non mi ha…
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“La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell
Pronti per partire e ancora non avete deciso quale libro mettere in valigia? Beh, se cercate qualcosa di originale, un po’ “fuori dal coro”, che non si pavoneggi in tutte le vetrine, ho quello che fa per voi: “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell.
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“Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”
Non amo particolarmente i romanzi distopici, ma ogni tanto ci riprovo e questa volta il prescelto è stato “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick. Oltre che distopico, Wikipedia lo definisce anche fantascientifico, post apocalittico e filosofico e, forse è vero, un po’ me la sono cercata.
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“Dio di illusioni” di Donna Tartt
“La neve sulle montagne si stava sciogliendo e Bunny era già morto da molte settimane prima che arrivassimo a comprendere la gravità della nostra situazione.” Inizia così “Dio di illusioni” (“The Secret History”), romanzo d’esordio di Donna Tartt. Pubblicato la prima volta nel 1992, ora è tornato alla ribalta grazie a TikTok dando l’ennesima conferma che #BookTok è un vero e proprio fenomeno editoriale. Lo testimonia il grande risalto che ha avuto al Salone del Libro di Torino 2023, praticamente invaso da adolescenti.
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“Il Conte assassino”
L’altro conte di Alexandre Dumas Per la Giornata internazionale del libro, quest’anno ho un regalo davvero speciale. Tutti conosciamo Il Conte di Montecristo, di Dumas (se per una remota ipotesi non l’aveste ancora letto perché le milleduecento pagine vi hanno un po’ scoraggiato, non vi preoccupate: una volta iniziato non riuscirete più a fermarvi) Ma non è di Montecristo che vi voglio parlare. Prima di lui c’era stato un altro Conte nella penna di Dumas: “Il Conte assassino”, pubblicato per la prima volta nel 1838 con il titolo di “Pauline”.
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Silent book: cosa sono e quali “non leggere”
Che cos’è un Silent book? Io l’ho scoperto per caso: è un libro silenzioso, un libro che non si legge. Inutile dire che questa cosa mi ha intrigato subito e ho iniziato a fare qualche ricerca. Il concetto di per sé è piuttosto semplice: un Silent book è un libro di sole immagini, sono cioè le illustrazioni che raccontano la storia e non il testo.
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“Raybearer”: il libro che ha stregato TikTok
«Questo lo devi leggere», è la frase che mi sento pronunciare più spesso quando dico a qualcuno che ho letto “Raybearer” di Jordan Ifueko (@FaziEditore). Ancora una volta devo ringraziare Meg di @labibliotecadidaphne per averlo segnalato qualche settimana fa su TikTok (e: no, su TikTok non ci sono solo balletti).
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“The Love Hypothesis”: il libro di San Valentino
Non potevo certo lasciar passare San Valentino senza proporre un libro tutto cuoricini e zuccherini (lo so, è un po’ last minute, ma sono una blogger part-time ogni tanto devo anche lavorare). Finito oggi in pausa pranzo, eccomi dunque qui a raccontarvi “The Love Hypothesis. Il teorema dell’amore” di Ali Hazelwood (Sperling & Kupfer)
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“Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi
Dall’uccisione, lo scorso settembre, di Mahsa Jina Amini, sospettata di non indossare in modo corretto il velo, il popolo iraniano sta facendo di tutto, rischiando quotidianamente la vita, in nome della libertà. È solo di pochi giorni fa la notizia dei ragazzi condannati a dieci anni di carcere per aver postato sui social un video in cui ballavano in piazza Azadi a Teheran. E durante il Festival di Sanremo è stato toccante l’intervento Pegah Moshir Pour che, accompagnata da Drusilla Foer, ha raccontato la situazione che stanno vivendo i suoi connazionali in Iran “Mi chiamo Pegah Moshir Pour Italiana di origine Iraniana, nata tra i racconti del “Libro dei Re”,…