Recensione

Casa di Foglie di Mark Z. Danielewski

“Questo non è per te”

Casa di Foglie non è un libro che comperi per caso. Di solito te ne ha parlato qualcuno o hai letto qualcosa su qualche blog o social. Se decidi di leggerlo sai già cosa ti devi aspettare: “Questo non è per te”

Che sia un libro complicato, lo vedi subito.

Casa di Foglie fa parte di quel genere di letteratura che gli esperti chiamano ergodica, richiede cioè un lavoro e uno sforzo fisico anche da parte del lettore (e non mi riferisco solo del fatto che pesi più di 1,2kg per 700 e rotte pagine). 

La lettura non è lineare, il libro va spesso girato, capovolto. I testi sono scritti al contrario o sottosopra. La narrazione viene spesso interrotta dalle note che contengono altre note, costringendo così a continui salti di intere pagine.

Ma partiamo dall’inizio.

la narrazione

La narrazione si svolge prevalentemente su due livelli. Il primo è quello di Johnny Truant, un giovane apprendista tatuatore un po’ spiantato che ritrova per caso il manoscritto del vecchio Zampanò (il secondo livello) che raccoglie materiale per un saggio su un documentario girato dal premio Pulitzer Will Navidson, La Versione di Navidson.

Per distinguerli vengono utilizzanti font diversi, così come per le note continue, sia di Truant che di Zampanò, che incontriamo durante la lettura.

la trama

Passiamo ora alla trama, o almeno a quella che è alla base del documentario La Versione di Navidson (perché in parallelo, durante il racconto, ci imbattiamo anche in quella che racconta la vita, reale o presunta, di Truant).

Navidson si trasferisce con la famiglia nella casa di Ash Tree Lane in Virginia per cercare di ritrovare un po’ di serenità e di dare stabilità ai figli.

Dopo un viaggio con la moglie, al loro rientro, si accorge però che qualcosa è cambiato, il loro spazio è stato violato e la casa si è trasformata: all’improvviso al piano superiore è comparsa una porta bianca che dà accesso ad una sorta di cabina armadio che mette in comunicazione la camera padronale con quella dei bambini.

La casa prende vita, le sue misure interne non corrispondono più a quelle esterne e dalla cabina armadio partono nuovi corridoi gelidi e bui. 

Pur non rappresentando direttamente una minaccia, la casa diventa per Navidson una vera e propria ossessione.

il libro introvabile

Pubblicato per la prima volta nel 2000 negli Stati Uniti, La Casa di Foglie di Mark Z. Danielewski arriva in Italia solo nel 2005 edito da Mondadori.

Il motivo di questo ritardo è principalmente dovuto alle difficoltà della traduzione e quindi del riadattamento dell’impaginazione. Inoltre nel testo sono riportate una quantità infinita di citazioni reali, che vanno verificate, o inventate dall’autore, che comunque devono essere mantenute come tali.

Ben presto il libro va esaurito e dopo una sola ristampa, non torna più disponibile.

A questo punto scatta la ricerca al libro introvabile (online si trovano copie a più di 200€) fino a quando nel 2019 la casa editrice 66thand2nd non decide di ripubblicarlo (di nuovo con un lavoro enorme alle spalle), ma questa volta a colori, in modo da mantenere i colori originali del testo: con la parola casa scritta in blu e i testi barrati in in rosso. La Casa di Foglie esce così di nuovo nelle librerie italiane nel novembre del 2019.

il libro-labirinto

A metà tra l’horror e il thriller psicologico, La Casa di Foglie è di certo uno di quei libri che ti porti dentro per un bel po’. Ti ritrovi disorientato e perso tra le pagine in continua mutazione del libro-labirinto che sembrano seguire i cambiamenti dei corridoi nascosti della casa.
Significative sono le parole di Truant nell’introduzione:  

“Se siete fortunati vi stancherete di questo libro, avrete la reazione in cui Zampanò aveva sperato, lo definirete inutilmente complicato, ostinatamente ottuso, prolisso – parola vostra – assurdamente concepito, e ne sarete convinti, lo metterete da parte – anche se sento dire «da parte» e mi vengono i brividi, perché cosa riusciamo mai a mettere da parte in realtà? – e andrete avanti, mangerete, berrete, sarete felici e soprattutto dormirete sonni sereni. Ma è possibile anche che non vada così.”

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