Recensione

La Canzone di Achille di Madeline Miller

Dall’antica Grecia a #BookTok

Cantami, o Diva, del Pelide Achille

L’ira funesta che infiniti addusse

Lutti agli Achei […]

Omero, Iliade – Proemio

Questo è l’immenso Vincenzo Monti e il suo storico incipit dell’Iliade di Omero; ma oggi c’è una nuova Diva che canta l’ira funesta di Achille, ed è Madeline Miller con “La Canzone di Achille”.

Madeline Miller

Insegnate di greco e di latino, appassionata di storia antica, dopo aver diretto una rappresentazione teatrale in cui era stata messa in scena la morte di Patroclo, la Miller decide di voler fare di più. Tornata a casa si mette al pc e per dieci anni si dedica alla stesura del suo primo romanzo. Nel 2011 pubblica “La Canzone di Achille” e fa subito centro perché nel 2012 vince il prestigioso Orange Prize (ora Women’s Prize for Fiction).

Il suo amore per l’epica greca era in realtà di lunga data. A soli cinque anni la mamma già le leggeva l’Iliade e la storia di Achille e Patroclo era diventata per lei una vera e propria passione, come lei stessa dichiara in una intervista al The Guardian:

“Ero colpita, in particolare, da questa terribile, addolorata e devastata reazione alla perdita di Patroclo. Quello era il momento in cui continuavo a tornare, perché volevo capirlo. Patroclo non si vede molto nell’Iliade. È sfuggente. Un mistero, davvero. E quindi volevo approfondire la questione: chi è quest’uomo che significa così tanto per Achille?”

The Guardian, 2 Giugno 2012

La Canzone di Achille (e di Patroclo)

Con “La Canzone di Achille” Madeline Miller ci emoziona e commuove, alla faccia delle gesta, degli eroi e degli dèi. Achille e Patroclo hanno tutti i riflettori soltanto per loro, facendo scomparire Elena e Paride.

Patroclo, ci racconta il “suo” Achille e noi impariamo ad amarlo insieme a lui, una pagina dopo l’altra.

L’arte di raccontare i miti

Madeline Miller ha uno stile che non può che appassionare il lettore e in qualche modo mi ha ricordato un altro grande autore che aveva il potere di ammaliare con i suoi racconti sull’antica Grecia: Luciano de Crescenzo. Se anche voi ne sentite la nostalgia vi lascio questo ricordo un po’ datato

I miti degli Dèi raccontati da Luciano De Crescenzo

Dall’antica Grecia a #BookTok

Ma torniamo a noi.

“La Canzone di Achille” è uno di quei libri che andrebbero proposti a scuola, ma i ragazzi sono come sempre un passo avanti.

Su TikTok l’hashtag #Booktok (ma anche #Booktokitalia) ha da qualche tempo catalizzato l’attenzione dell’editoria. Tra una coreografia e un tutorial, ogni giorno milioni di booktoker, generalmente under 25, postano video di pochi secondi in cui presentano, in maniera estremamente immediata, i libri che hanno letto.

Da quando l’8 agosto 2020 “La Canzone di Achille” è stato citato in un video postato con #Booktok tra i «libri consigliati per piangere» («book that will make you sob»), è subito diventato virale e le vendite, secondo il New York Times, sono passate, negli Stati Uniti, da un migliaio di copie a settimana a diecimila a ben nove anni dalla pubblicazione, lasciando tutti senza parole.

Da quel momento il romanzo della Miller è tornato in tutte le librerie, anche in Italia, tanto che è stato riclassificato come genere Young Adult (ma non diciamolo ad Omero).


Ora, su “La Canzone di Achille” non c’è molto altro da dire, anche perché lo trovate citato un po’ su tutti i social. Quello che vi posso consigliare è di leggerlo in un momento di calma, quando avrete modo di dedicargli tutto il tempo che merita, anche perché, una volta iniziato, non riuscirete a staccarvi fino all’ultima pagina e, anche una volta terminato, sarà difficile lasciarlo andare.

Nel frattempo, come sempre, vi lascio l’Anteprima

La canzone di Achille
Madeline Miller, La Canzone di Achille

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