Recensione

Zerocalcare: da Rebibbia a Netflix (e ritorno)

“E allora noi andavamo lenti perché pensavamo che la vita funzionasse così, che bastava strappare lungo i bordi, piano piano, seguire la linea tratteggiata di ciò a cui eravamo destinati e tutto avrebbe preso la forma che doveva avere. Perché c’avevamo diciassette anni e tutto il tempo del mondo”. 

Zerocalcare, “Strappare lungo i bordi”, Netflix 2021

Già… ed ora ci troviamo con la nostra vita che  è un pezzo di carta ciancicato e le nostre cicatrici che sono diventate medaglie, ma è questo il bello, no?

Zerocalcare: “Strappare lungo i bordi”

Ovviamente avrete capito che anche io sono rimasta invischiata (a mia insaputa, ve lo giuro!) nella serie Netflix di Zerocalcare: “Strappare lungo i bordi”

Ora, potrei dilungarmi a raccontarvi quanto sia divertente, malinconica e bla bla bla… ma tanto tutti i social non parlano d’altro, quindi andatevela a vedere e fatevene un’idea; e se siete tra i detrattori perché è in romanesco ed è pure un po’ coatta, fatevene una ragione: è prima in classifica su Netflix con buona pace di Squid Game & Co.

Ammetto di non essere mai stata una “da fumetti”, non perché io sia snob (cioè sì, forse lo sono, ma non per la questione dei fumetti), ma solo perché non mi ci sono mai messa… ed è qualcosa di fichissimo perché, oltre alla storia, c’è tutta la parte grafica e insomma… è tanta roba!

Zerocalcare e “Rebibbia quarantine”

Comunque dopo “Strappare lungo i bordi” mi sono sentita in dovere morale di andare avanti e così prima mi sono vista “Rebibbia quarantine” (e rimpiango di non averlo visto l’anno scorso)

Zerocalcare:”La Profezia dell’Armadillo”

Poi sono andata alla ricerca di “La profezia dell’armadillo“. Praticamente introvabile nelle librerie, mi sono arresa alla versione digitale e mi ha fatto morire (ho riso come una scema per dieci minuti con “il dio del giorno dopo”).

In breve, cito:

«Si chiama “profezia dell’armadillo” qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen.»

Zerocalcare, La profezia dell’Armadillo, autoprodotto 2001, poi Bao Publishing

se volete dare un’occhiata vi lascio l’anteprima

Zerocalcare: “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia”

E poi il nuovo libro, o forse dovrei dire albo: il 25 novembre è uscito “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia“.

Anche questo l’ho acquistato in digitale, così l’ho letto il giorno stesso dell’uscita perché ormai sono entrata in un loop di dipendenza da Zerocalcare.

In realtà è una raccolta di fumetti, già pubblicati su Intenzionale e L’Espresso tra dicembre 2020 e luglio 2021, che trattano argomenti belli tosti: dalla situazione delle carceri, alla cancel culture, dai tagli alla sanità ai guerriglieri curdi al confine tra Iraq e Turchia (alla faccia dei disegnetti!).

In più c’è un inedito, datato Novembre 2021, Il Castello di cartone che racconta come è nata l’idea della serie Netflix e come è stata realizzata (mostri interiori compresi).

Insomma cosa altro vi posso dire: annamo a pijà un gelato?


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