Novecento di Alessandro Baricco recensione
Recensione

Novecento di Alessandro Baricco

“Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”.

Alessandro Baricco, Novecento. Feltrinelli 1994

Ed ecco la storia.

All’inizio del secolo scorso c’era un transatlantico, il Virginian, che trasportava gli emigranti dall’Europa all’America; e sul Virginian, la sera, si esibiva un pianista straordinario che si diceva fosse nato su quella nave, e che non ne fosse mai sceso. Questa è la storia di Novecento, di Alessandro Baricco.

Novecento: oltre il monologo

Novecento, non è un romanzo, ma un monologo teatrale, anzi “un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce”. E forse è proprio questo suo non essere un’opera definitiva, che lo rende perfetto in ogni sua rappresentazione: libro, spettacolo o film.

Pubblicato nel 1994 da Feltrinelli, Novecento è un libricino di 60 pagine che te lo leggi d’un fiato, ed ha un ritmo, una poesia, che ti travolgono. Davvero lo vorresti saper recitare, tanto te lo senti battere in testa quell’incipit: 

“Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l’aveva fatta lui, l’America. La sera, dopo il lavoro, e le domeniche, si era fatto aiutare dal cognato, muratore, brava persona… prima aveva in mente qualcosa in compensato, poi… gli ha preso un po’ la mano, ha fatto l’America…

Novecento: il film

 Nel 1998, poi, il film: La leggenda del pianista sull’oceano. Lo dico giusto a beneficio di qualche Millennial che magari, distratto, se l’è perso, perché quelli della mia generazione, lo hanno visto tutti, il film; e hanno pure versato fiumi di lacrime.

La leggenda del pianista sull’oceano, dicevo, è grandioso: regia di Tornatore, musiche di Morricone e un Tim Roth (Lie to me) perfetto nella parte. E il doppiaggio, beh è il doppiaggio quello che ti porti dentro, che ti risuona nella testa ogni santa volta che ti rileggi il libro (perchè, tranquillo, lo rileggi) e che ti fa venire i brividi.

Senti questo monologo finale e dimmi se non ho ragione (ma se non hai letto il libro o già visto il film, passa oltre!)

Se ora poi ti è venuta voglia di riguardarti il film, posso dirti che in questo momento è disponibile su Disney+

Novecento: il fumetto 

A proposito di Disney, forse non lo sai ma nel numero 2737 del 2008, Topolino pubblica “La vera storia di Novecento”, una storia a fumetti scritta da Tito Faraci e disegnata da Giorgio Cavazzano, che è una fedele trasposizione del monologo di Baricco (tra l’altro ho visto che è ancora disponibile su eBay).

Topolino, La vera storia di Novecento. N.2737, 2008

Novecento: il ritorno in teatro

Ma torniamo per un attimo a teatro

Alessandro Baricco ha scritto Novecento appositamente per un attore, Eugenio Allegri, ed un regista, Gabriele Vacis. Se hai voglia di andare a vederlo dal vivo, sarà in scena a Torino, all’Alfa Teatro, dal 21 ottobre al 9 dicembre
Nella pagina di Eugenio Allegri trovate poi anche tutte le altre date della tournée.

Novecento di Alessandro Baricco: Anteprima

Ed ora, come sempre, non mi resta che augurarti buona lettura e lasciarti il link dell’Anteprima


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