Recensione

Lettera alla Sposa

di Licia Allara

Europa Edizioni

Cosa succede quando il cuore si atrofizza e non ci dice più dove dobbiamo andare? Quando siamo giovani sono i sogni e le passioni che ci indicano la strada, ma poi la vita ci dice che dobbiamo crescere, fare scelte razionali e pensare al futuro e così senza neanche accorgerci ci ritroviamo a vivere una vita che non è la nostra, ma quella che ci hanno disegnato addosso perché “è giusto così”

Licia Allara Lettera alla sposa

Lettera alla Sposa di Licia Allara in poco più di 100 pagine racconta i momenti immediatamente precedenti ad un matrimonio. Come in un cortometraggio, in poche scene racconta tutto un universo di emozioni, di sogni e rimpianti, occasioni perse e ritrovate.

Lo stile è elegante e raffinato, sembra un dipinto ad acquarello. La chiesetta nella radura a picco sul mare, l’aria tersa di una mattina di novembre e il profumo dell’erba appena tagliata: ti sembra già di essere lì. Ma soprattutto, quando inizia il racconto, ti ritrovi in ogni personaggio, nelle loro storie, quelle vissute e quelle solo sognate. Il fioraio, l’organista, il prete, la sposa, lo sposo… sono tutti senza nome, come immagini dai contorni sfumati, proprio per permettere al lettore di potersi identificare e ritrovare, o magari perdere.

E poi, con un alito di brezza il libro finisce e tu rimani lì, ancora sospeso a pensare al finale della tua storia, a pensare se davvero la stai vivendo come l’avevi dipinta.

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