Borgo sud recensione
Recensione

Borgo sud – Recensione

Se hai letto L’Arminuta di Donatella di Pietrantonio di certo avrai in lista anche Borgo Sud  per sapere come continua la storia (un giorno ne parleremo di queste liste che non si accorciano mai!). Se invece non lo hai ancora letto, l’estate è il momento buono per acquistarli entrambi e farti una bella vacanza tra la campagna e il mare dell’Abruzzo.

borgo sud – una storia di donne

L’Arminuta e Adriana sono due sopravvissute e sono diventate adulte. Non vivono più al paese, ma quello con le loro origini è ancora un conto aperto come una ferita fatta “di parole non dette, gesti omessi, cure negate”.

Adriana ha la furia di un angelo vendicatore e il suo carattere brusco e scostante con gli anni ha acquistato potenza come un uragano. Forse è il personaggio più affascinante e complesso di entrambi i romanzi.

Un’altra figura che prende forma è “la madre del paese”, mentre Adalgisa (“la madre del mare”) piano piano scivola nell’ombra.

Nel primo romanzo non aveva un nome, era solo la personificazione del rifiuto. Ora è Evuccia (come dicono le commari), una donna sola che ha perso un figlio e ha gli altri lontani. Si occupa più dei morti che dei vivi, ma forse è solo perché la vita non glielo ha insegnato, ma ci prova comunque, con goffi e timidi tentativi

Il sabato e la domenica mia madre sembrava indifferente alla mia presenza. Tra bucati e fornelli non parlava quasi mai, ma di solito cucinava quello che mi piaceva, o al momento della partenza mi infilava nella borsa un barattolo di sottaceti. Mia madre è sempre stata imprevedibile. Aveva delle attenzioni inaspettate, poi tornava a chiudersi. Conoscevo quelle premure e la loro intermittenza.

Donatella di Pietrantonio, Borgo sud. 2020 Einaudi ed.

Borgo sud e L’Arminuta

Ho letto che molti hanno preferito L’Arminuta a Borgo Sud, ma per me è proprio con il secondo che Donatella di Pietrantonio mette a segno il suo affondo vincente

La sceneggiatura è perfetta: il racconto si apre con l’improvviso ritorno al paese (di nuovo) dell’Arminuta, ormai adulta, per un’emergenza di cui scopriremo i dettagli poco alla volta.

Da sola, in una camera d’albergo, i ricordi si affollano confusi e, una pagina dopo l’altra, ricostruiamo gli ultimi anni con un viaggio fatto di salti temporali che legano i luoghi e le emozioni. 

Tornano a galla abbandoni vecchi e nuovi, nella continua alternanza di perdersi e ritrovarsi con Adriana.

Per me Borgo Sud è il romanzo che rimette tutto nella giusta dimensione e, se ancora non hai letto L’Arminuta, andando contro corrente, ti suggerirei quasi di leggerlo prima. Ma io adoro i prequel e magari potresti preferire andare in ordine.

Borgo sud e il Premio Strega

Borgo sud è tra i finalisti del Premio Strega di quest’anno e lo metterei sul mio personale podio con Il libro delle case di Andrea Bajani e Due vite di Emanuele Trevi.

Come mi piace fare ultimamente, ti segnalo qui un estratto così inizi ad andare a dargli un’occhiata (Anteprima)

Borgo sud estratto
Borgo sud – Estratto

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